Director’s cut – Dopo il video contest di Opening the Past

Sabato 15 giugno è stato il grande giorno, l’ultimo atto del video contest organizzato da Mappa Project.

Durante le due settimane di votazione mi ero imposto di tacere, non scrivere niente. Volevo partecipare e basta, con “Cannoni e Farfalle” e vedere come sarebbe andata.  Dopo aver fatto molti esperimenti di racconto dell’archeologia tramite il video, per la prima volta partecipavo ad un contest e non sapevo come poteva finire.

Sabato “Cannoni e Farfalle” ha vinto il video contest con più di 100 voti e ora commentare la vittoria non è facile.

https://twitter.com/MappaProject/statuses/345892542388252672

Partirei dall’inizio. E’ stato organizzato un video contest di archeologia in Italia: è’ la conditio sine qua non che però finora non si era mai verificata. Onore agli amici di Mappa Project che hanno avuto questa grande idea!

Un video contest è qualcosa di diverso da eventi pur validi ma con altre finalità quali le rassegne del cinema archeologico. In questo caso i videomaker erano obbligati a scegliere quattro temi specifici su cui poter far convergere la propria creatività, i temi delle giornate di Opening the Past: predictivity, open access, open data e geoarchaeology. Ogni video andava tarato su uno di questi ambiti, il tema libero non è ammesso e la lunghezza è uguale per tutti, 3 minuti.
I concorrenti erano 20, per cui l’iniziativa è stata senza dubbio un successo e speriamo possa essere ripetuta anche in occasione di altri convegni. Sono convinto che iniziative come queste siano necessarie per stimolare gli archeologi ad esprimersi e raccontare il loro lavoro in modo innovativo.

Passiamo ora ad analizzare le indicazioni che ci ha lasciato questo video contest. Stefano Costa ha brillantemente detto la sua riguardo i video in gara e sulla strada che ancora bisogna percorrere per alzare il nostro livello qualitativo di comunicazione. Non posso che essere d’accordo con le sue conclusioni; lui ha partecipato come attore protagonista in molti docudrama girati a Vignale e abbiamo lo stesso punto di vista. Se non avete letto il suo post vi consiglio di farlo prima di partecipare al prossimo video contest.

Il punto fondamentale che penso debba uscir fuori sia che il video non è uno strumento di comunicazione in quanto tale per cui qualsiasi cosa ci mettiamo dentro (una sequenza di immagini o una animazione) si ha una comunicazione o, nei casi migliori, uno stesso effetto comunicativo. Bisogna intanto ricordarsi che il video è un’unione di audio e immagini, per cui se ad esempio non utilizziamo l’audio non sfruttiamo metà del potenziale comunicativo di questo medium.

Da quando ho iniziato ad utilizzare il video per comunicare l’archeologia, ho sempre volutamente declinato e privilegiato il linguaggio narrativo: infatti in quanto tale il video è il medium più adatto a raccontare e l’archeologia fornisce il contenuto della storia. In “Cannoni e Farfalle” ho fatto lo stesso, giovandomi in questo dell’abilità di sceneggiatore Giuliano De Felice, che mi ha fornito un dialogo coinvolgente da mettere sullo schermo. Siamo entrambi archeologi e siamo partiti da un comune interesse nella comunicazione, io faccio il regista e monto filmati in modo amatoriale, Giuliano, tra le altre cose, scrive dialoghi sul suo blog “Passato e Futuro“.

Quello narrativo è solo uno dei linguaggi che si possono utilizzare in un video, anche se è mia personale opinione che sia quello che funziona meglio. Ad ogni modo l’auspicio è che questo primo video contest sia stato un primo passo, dal quale muovere verso un più ampio coinvolgimento e una maggiore e più approfondita sperimentazione nell’ambito della comunicazione via video.

Chi sta leggendo questo post avrà sicuramente visto la versione di 3 minuti di Cannoni e Farfalle, per cui non mi resta che segnalarvi la versione integrale…

Ringrazio Giuliano, Andrea, Francesca e Giulio per aver partecipato con entusiasmo alla realizzazione di “Cannoni e Farfalle” e tutti quelli che lo hanno votato.

Cerchiamo di raccontare l’archeologia in modo diverso! Al prossimo video (contest).

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